martedì 24 maggio 2011

articolo interessante

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8768&ID_sezione=&sezione=

quali sono le vostre opinioni?
g.

4 commenti:

  1. Il vero problema del nostro paese, è il perenne stato di sonno in cui viviamo noi giovani,alcuni,troppo presi da l'ultima puntata di quella trasmissione o dalla parmigiana di melanzane domenicale della nonna,altri,totalmente delusi dalla classe politica,si parla magari di ragazzi con laurea,master e compagnia cantante che si ritrovano in un call center a 600 euro al mese senza la benchè minima possibilità di famiglia o realizzazione personale,altri, poi scelgono di emigrare portando i propri cervelli in altri paesi,dove i giovani sono il futuro su cui investire,non gli aventi diritto al voto utili solo ogni 5 anni per le elezioni.Dovremmo noi alzare la testa,organizzarci in piazza come fanno i giovani spagnoli o egiziani e,magari anche perchè no "armati" di spritz iniziare a far sentire la nostra voce,i giovani in italia non sono quelli dei reality o delle stragi del sabato sera, i drogati,questi son tutti stereotipi che fanno comodo ad una certa parte politca per denigrarci e sottostimarci,i giovani in italia,studiano,imparano lingue,fanno sacrifici per andare avanti,proprio questi giovani quì dovrebbero dare un segnale,essere d'esempio,per questo dovremmo iniziare a vederci , discutere insieme delle nostre problematiche,del fatto che ci troveremo a 70 anni senza un briciolo di pensione,iniziare ad essere rappresentanti di noi stessi,dato anche l'eccessivo invecchiamento della nostra classe politica.Forse è vero, emigrare è la strada più facile da percorrere per chi ha un minimo di aspettative per la propria vita ,ma almeno un tentativo per cambiare le cose va fatto.

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  2. «Siamo la generazione più preparata e la meno valorizzata»...direi che è la frase più indicativa per esprimere quello che penso a riguardo. L'Italia fa della qualità il suo punto di forza, ma purtroppo è una rosa nel deserto, deserto rappresentato da uno scarso impiego di risorse nella ricerca, da una sfiducia nella politica e nelle istituzioni,e da una mentalità egoista dove fin quando non si viene toccati personalmente nessuno reagisce. Per quanto mi riguarda ho perso la fiducia nel presente ma ho speranza nel futuro... In conclusione fondamentale è la formazione, l'eccellenza deve partire dall'inizio del processo formativo, dall'asilo e alle aule universitarie. Abbiamo affrontato in aula il discorso della formazione con la collaborazione tra il Teatro di San Carlo e le scuole, ma quante ore vengono utilizzate nelle scuole per educare alla cultura, alla musica e all'arte? Sotto questo punto di vista dovremmo essere meno italiani e più europei. Il cambiamento può avvenire e deve essere spinto da quei giovani tanto criticati, proprio da quella <>

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  3. *da quella "generazione più preparata ma meno valorizzata"

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  4. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-73b98cdf-498f-4f67-9906-3c7bdda10343.html#p=0

    è il ink di un video di report che tratta di questo argomento. Credo molto interessante l'analisi fatta.

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