venerdì 19 marzo 2010

cultura

il prossimo tema di riflessione è quella della cultura organizzativa.
che cosa vuol dire secondo voi cultura organizzativa?
posso per il momento anticipare che quando si parla di cultura è molto importante prendere in considerazioni "i valori" di riferimento di un'organizzazione.
riuscite a fare esempi di organizzazioni che si distinguono per "dei valori" che voi ritetenete particolarmente significativi?
g.

5 commenti:

  1. Non so se esco fuori argomento parlando di vision e mission ma ci provo lo stesso. Nel libro che ho letto sulla Apple e su Jobs (ok se non si fosse capito sono un fan della Mela :D) viene più volte menzionato lo "scopo" dell'azienda, questo è: "La creazione di prodotti innovativi per migliorare il benessere sociale legato all'esperienza utente"
    a dimostrazione di questo si può notare, infatti, che la Apple è stata sempre volta a creare nuovi "gingilli" piuttosto che consolidare quote di mercato riferiti a prodotti già esistenti come invece fà la Micro$oft. Fatto sta che, comunque, il jet da 100Mln di $ ce l'ha anche Steve Jobs XD

    PS. colgo l'occasione per porre un quesito che non ho avuto l'occasione di dire in aula: la Apple è strutturata secondo unità divisionali. L'organizzazione secondo tali tipi di unità può migliorare la circolazione di idee e quindi favorire l'innovazione?

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  2. Secondo me, quando si parla di Cultura si fa riferimento ad elementi prevalentemente intangibili, legati ad uni sistema di significati e simboli condivisi.

    Non pensate che il linguaggio adoperato in una specifica organizzazione o anche alcune abitudini (ad es. la pausa ad una precisa ora, il recarsi allo stesso bar), siano espressione della "cultura organizzativa"?
    Che pensate a riguardo?

    Maria Laura

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  3. Lo scopo della cultura aziendale è secondo me stabilire una direzione unitaria per ogni componente dell'azienda. Sentirsi parte integrante, attiva e utile dell'azienda conduce ad una soddisfazione che porterà sicuramente ad una miscela fruttuosa. Per questo ritengo parte della cultura aziendale qualsiasi cosa aiuti il raggiungimento di tale obiettivo.
    Se,ad esempio,anche l'inserviente si sente inserito in un determinato contesto di valori, sarà legato all'azienda, svolgendo meglio il proprio lavoro, non generando malcontento tra i dipendenti, non complicando il lavoro dei manager, permettendo così che ognuno , tolti i fronzoli, possa concentrarsi sugli obiettivi aziendali,sull'essenziale.

    PER CURIOSITà: esiste proprio una specie di classifica annuale sulla migliore azienda in cui lavorare. Offrono una serie di servizi anche alle famiglie,e un clima piacevole..forse anche questo può servire a creare una sociostruttura più compatta.
    Spero di essere rimasta in tema.
    Buona domenica a tutti.

    Sara

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  4. molto interessanti tutti i commenti.
    ho apprezzato particolarmente il riferimento di Sara al Best Place to Work. Domani proverò a tornare su questo aspetto.
    per il momento anticipo che domani proveremo anche a tornare sulla lettura Le spille d'oro.
    g.

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  5. Salve,
    volevo parlare di una mia esperienza personale:
    mio fratello ha lavorato per molte stagioni come Animatore Turistico; come si sa gli animatori non vengono pagati in maniera adeguata, (potrei aggiungere che sono sfruttati) nonostante ciò ho notato che lui, parlando con qualcuno, usava il "Noi" quando parlava della azienda,
    questo perchè si sentiva parte integrante dell'Agenzia d'animazione.

    Fabio

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