giovedì 18 febbraio 2010

standardizzazione - Tempi moderni

eccoci a tempi moderni.

sono molto sintetico, e apro subito la discussione. Che ne pensate? quali sono le considerazioni che vi ha fatto venire in mente?
g.
ps. molto bene i commenti in aula di oggi.

11 commenti:

  1. Con l'avvento del taylorsmo inizia anche l'era della time based comptition, ovvero produrre nel minor tempo possibile il maggior numero di prodotti. Tali teorie trovarono ampia applicazione nelle fabbriche,in primis nella Ford, dove la catena di montaggio consentì la produzione di un prodotto di qualità a prezzi molto più bassi. Il messaggio di Chaplin tuttavia non lascia alcun dubbio: il lavoratore non usa più le macchine, ma diventa egli stesso un macchinario da produzione, comandato a bacchetta e costretto ad alienanti gesti ripetitivi, necessari a consentire il regolare processo della catena.
    Nonostante la teoria taylorista risulti efficace e ancora parzialmente applicata (come nell'esempio in classe di McDonald), sonostati fatti enormi progressi nella gestione delle risorse umane, proprio perchè si è capito che a concorrere al risultato finale dell azienda partecipano in maniera significativa anche gli anelli più piccoli della catena, come gli operai o gli impiegati, per l'appunto.

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  2. Sicuramente il mondo della produzione e dell'organizzazione non è solo Taylor. Sicuramente il tema della gestione delle risorse umane rappresenta una delle aree più affascinanti nel campo dell'organizzazione aziendale.
    Il modo attraverso il quale si può ottenere il coinvolgimento delle risorse umane
    g.

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  3. ....
    Il modo attraverso il quale si può ottener ei lcoinvolgimento delle risorse umane rappresenta un tema assolutametne critico.
    sarebbe per me interessante chiedere i lvostro parere anche su questo punto. quali sono gli strumenti? quali le tecniche? cosa si può fare per ottenere il coinvolgimento delle risorse umane?
    g.

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  4. A mio avviso il film evidenzia gli effetti della standardizzazione dei processi produttivi sull' uomo.In questo caso il lavoro, caratterizzato da movimenti ripetitivi e meccanici, porta quasi ad una sorta di ossessione evidenziata nel film dal fatto che l'operaio non ha più il controllo delle sue azioni e tende di avvitare tutto ciò che ha le sembianze di un bullone.Tale tipologia di lavoro non è frutto dell' espressione dell' uomo, infatti egli non esprime la sua creatività e svolge la sua mansione come fosse una macchina.
    Secondo la mia opinione ciò non è a vantaggio dell' azienda, in quanto l' uomo rappresenta una risorsa fondamentale perchè le conoscenze, le informazioni e le esperienze da egli apportate costituiscono un valore aggiunto in grado di creare un vantaggio competitivo per l' azienda.
    Roberta Senese

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  5. uno degli aspetti che penso possono aiutare al coinvolgimento delle U.R. penso sia quello di curare gli aspetti tangibili e non dell ambiente lavorativo,per i primi penso si puo pensare al coinvolgimento delle risorse nell processo decisionale,award&reconition,job enlargement/arrichment,il servizio cioe il capire le esigenze da parte dei manager delle esigenze dei lavoratori;per i secondi possiamo pensare alla crezione di quel gia citato sisteme dei valori che spinge il gruppo verso un obbiettivo comune facilitando il circolo delle informazioni e accrescendo la motivazione,organizzazione del contesto lavorativo,il sentirsi il punto di partenza delle decisioni quindi il capovolgimneto della struttura.


    dal filmato del geniale chaplin ci sono alcuni gesti ricorrenti che mi hanno colpito molto e cioe il primo era la frequente telefonata del CAPO che dando precisi ordini riusciva ad aumentare la capacita produttiva e che ci fa capire l intera visone del azienda in quel periodo e cioe proiettata verso la produzione e non al mercato(e alla domanda alla quale dovrebbe essere subordinata);il secondo puo è nei movimenti che l attore continua a fare anche dopo aver smesso di lavorare che stanno a simboleggiare prorpio l alienazione e infine la pazzia e frustrazione che genera il ripetere sempre lo stesso gesto.
    nno mi soffermo sul fatto ce sono tutti uguali,che sono visti cme macchine we che entrati in azienda gia dal inizio sembrano programmati ognuno gia sa quello che deve fare e lo esegue alla letter nei minimi particolare

    A.V.
    spero di non essere uscito troppo dalle righe con le mie idee (essendo ache influenzato dalle riflessioni sorte da un meeting al quale mi trovo)

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  6. a mio parere, e in base a quanto ricordo dall esame di economia e gestione, la gestione delle risorse umane può essere frazionata in diversi step. innanzitutto effettuare una precisa valutazione dela quantità e dela qualità del peronale necessario, onde evitre di assumerne in eccesso o con capcità non adeguate alle necessità; preisporre dei pani formativi pe i personale, in modo tale non solo da motivarli, ma anche er accrescere le loro conoscenze\competenze che inevitabilmente andranno a influire positivamente sulla qualità dell azienda; infine diventa fondmentale anche un attenta analisi sulla retribuzione, che rguardi non solo prospettive di carriera e salari, ma anche ad es. stock options, facendo si che addirittura gli stessi dipenenti abbiano un concreto e non solo immediato interesse nel successo aziendale.
    Non so se ho centrato il punto, ma spro di aver almeno contribuito

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  7. Per coinvolgere le risorse umane è necessario trasmettere ai singoli dipendenti stimoli e responsabilità necessari, in modo da farli sentire realizzati nello svolgere le proprie mansioni.
    Secondo me un fattore fondamentale è la comunicazione con essi, creando momenti di scambio a livello umano e relazionale utili per individuare e sviluppare elementi che possono migliorare le attività lavorative, nonchè intervenire nel caso in cui vi siano fattori di demotivazione dei singoli dipendenti.
    Utile potrebbe essere , sia affidare opportunità di formazione e crescita professionale in modo che il dipendente possa ampliare le proprie conoscenze ed aspirare a possibilità di successo, sia creare piani di incentivazione economica.
    Roberta Senese

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  8. Devo dire che la parte di film visionata mi ha colpita molto...Tante sono le scene caratteristiche e simboliche,molte già citate dai miei colleghi. Ritengo che probabilmente un modo per creare un coinvolgimento delle risorse umane sia quello di trattarle appunto come tali, da "umane"... E' già questa parola a dircelo: non bisognerebbe mai dimenticare che di fronte al capo dell'azienda c'è l'uomo, non una macchina,e come tale va rispettato nella sua dignità. Se un uomo viene trattato come un oggetto, invece, si potrebbero avere due effetti controproducenti: il primo (e forse, in un certo senso, anche il "migliore" tra i due, in quanto segno ancora di una forza vitale nell'individuo) è la ribellione dell'uomo verso il proprio datore di lavoro, ma anche verso il proprio lavoro, il che inevitabilmente conduce ad uno scarso impegno nell'eseguirlo; il secondo, a mio avviso ancora peggiore, è appunto l'alienazione...L'operaio, o comunque il dipendente in questione, inizierà a svolgere le sue mansioni meccanicamente, dimenticando quasi perchè le sta eseguendo. Penserà che tutto ciò è necessario per un discorso economico, per avere uno stipendio ed arrivare a fine mese. E con queste finalità si potrà mai avere un lavoro svolto soddisfacentemente? Non credo. Forse bisognerebbe far sentire l'uomo come tale, rendendolo parte integrante di tutto il processo produttivo, perchè solo con la passione, la curiosità, la voglia di scoprire nuove cose si può creare qualcosa di veramente buono (e questo nella vita,non solo all'interno di un'azienda...). Per tal fine,i dipendenti potrebbero esseri resi più partecipi , mostrando loro quale sarà il risultato finale, il perchè lo si sta facendo, quali sono gli ideali dell'azienda... E magari si potrebbero anche organizzare dei corsi di specializzazione stesso all'interno dell'azienda, per incentivare le persone più volenterose ad imparare qualcosa di nuovo per poterle far "avanzare di livello". Mi rendo conto che forse tutto questo è alquanto utopistico, ed anche del fatto che per fare ciò che ho elencato si perderebbe del tempo o del denaro inizialmente, ma secondo me sarebbe ben ripagato successivamente, perchè un dipendente stimolato sicuramente è più produttivo di uno "meccanizzato", controllato addirittura mentre fuma una sigaretta come nel film... Cordiali saluti.

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  9. L'idea dell'alienazione o dell'ossessione (come dice Roberta senese) è chiara anche seconndo me nel film di Chaplin.
    Se sia o non sia "convenienza" dell'impresa è una questione cruciale, sulla quale ci possiamo soffermare nel corso delle prossime occasioni.

    Anche dopo queste prime lezioni, anche alla luce del commento di Anonimo veneziano, mi sembra chiaro che tutti possiamo condividere l'idea che le organizzazioni non sono solo il prodotto di una dimensione "formale": molto importante, è, invece, anche la dimensione informale, di relazione. Di questo ci occuperemo sicuramente nel corso delle prossime settimane.
    Molto opportuno il riferimento al capo e al suo intervento. Aggiungo una domanda che mi ponevo: che tipo di controllo si realizza?

    Carlo petrosino ha ragione nel ricordare che i processi di gestione delle risorse umane coinvolgono fasi, step diverse e su questo anche il commento di Roberta Senese mi sembra colga due aspetti importanti: collegati da un lato alla leva degli incentivi, dall'altro alla comunicazione. Nel corso delle prossime settimane passeremo aad occuparci dei gruppi di lavoro e proverò a riportare l'attenzione di tutti su questi aspetti.

    Mi fa piacere che, almeno dai giudizi che state esprimendo, abbiate trovato utile ed interessante il film. Il commento di Roberta Ternelli è particolarmente articolato.
    Sottolinea che vi è un problema di coinvolgimento e di motivazione: sono d'accordo e ne discuteremo la prossima settimana.
    Molto acuta è la riflessione sull possibilità di ribellione (oppure exit) dei lavorratori che non accettano le condizioni di lavoro.

    Complessivamente, i vostri interventi mi spingono ad approfondire il tema della motivazione e della cultura organizzativa (valori, obiettivi...). proveremo a trattare entrambi gli aspetti.
    g.

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  10. Secondo me nel film si è voluto proprio "gonfiare" gli aspetti negativi di questa standardizzazione....durante il dibatto in aule sui vantaggi e gli svantaggi che poteva portare questo tipo di organizzazione ed in particolare si era toccato l'argomento dell'istruzione (di qualificazione per intenderci) del personale, mi domandavo il ruolo che potessero avere i costi di istruzione, di specializzazione del personale. Siccome i tutte le organizzazioni le mansioni si dividono in quelle più complesse e non, possiamo dire che i costi di istruzione del personale presentino un vantaggio e/o un svantaggio a secondo del tipo di mansione e della loro complessità?

    Vincenzo Vitagliano

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  11. alle spalle delle caratteristiche delle mansioni vi sono sicuramente i profili dei lavoratori ed anche le competenze che sono loro richieste per svolgere le diverse attività.
    tra i vantaggi collegati alla specializzazione delle mansioni vi è anche la possibilità di selezionare personale meno qualificato
    g.

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